Dalle profondità dei cieli tetri
prendo in prestito e scudo del tremendo
scende la bella neve sonnolenta
mi protegge il torpore di quei versi
tutte le cose ammanta come spettri
schermo della viltà, pudore, impegno
scende risale impetuosa lenta
mentre sillabo e mescolo i diversi
di qua, di là, di su, di giù s'avventa
ecco i latrati, i sentimenti persi
come dilaga e lacera i dispersi
chiude inchiavarda serra questi versi.
lunedì 3 settembre 2007
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2 commenti:
Straordinari versi di Angela Margaritelli, li pubblico come saluto di bentornati dopo le ferie a tutti gli amici e ai nuovi utenti del mio blog, che prego sempre di lasciare un loro commento. Inizia una nuova stagione di poesia, che sia proficua per tutti!!!
Che lo sia davvero. Una profondità eccezionale nella chiusura davvero rara.
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