venerdì 18 giugno 2010

29 GIUGNO 2010, DECIMO LEOPARDI'S DAY- OMAGGIO A GIACOMO LEOPARDI

ISOLA DEL CINEMA – ISOLA DEI POETI-
10° LEOPARDI’S DAY (IDEATO DA FRANCESCA FARINA)
(29 GIUGNO 1798 - 29 GIUGNO 2010)
ISOLA TIBERINA, ROMA
(PUNTA DELL’ISOLA VERSO PONTE GARIBALDI)
MARTEDÌ 29 GIUGNO 2010, ORE 19,00
MARATONA DEI POETI
IN OMAGGIO A GIACOMO LEOPARDI
NEL 212ESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

PARTECIPANO I POETI

PAOLO ARCERI, LUCIANNA ARGENTINO, SILVANA BARONI, LUCA BENASSI, TOMASO BINGA, PAOLO BORZI, LAURA CANCIANI, LEA CANDUCCI, MARIA CLELIA CARDONA, ALIDA CASTAGNA, PILAR CASTEL, EMANUELA CELI, LUIGI CELI, TIZIANA COLUSSO, CHIARA D’APOTE, GABRIELLA DI TRANI, FRANCO FALASCA, FRANCESCA FARINA, LIDIA GARGIULO, CARLA GUIDI, IOLANDA LA CARRUBBA, FRANCESCO LIOCE, DONATELLA MEI, FARAÒN METEOSÈS, DANIELA NEGRI, TERRY OLIVI, PLINIO PERILLI, GIULIA PERRONI, ENRICO PIETRANGELI, ROBERTO PIPERNO, MIMMA PISANI, ROSSELLA POMPEO, BIAGIO PROPATO, ELENA RIBET, DOMENICO SACCO, EUGENIA SERAFINI, LUIGIA SORRENTINO, GIUSEPPE SPINILLO, MARISA TOLVE.

COORDINANO FRANCESCA FARINA E ROBERTO PIPERNO
SERVIZIO VIDEO-FOTOGRAFICO DI VINCENZA SALVATORE

INVITO PER SEI SERATE ECCEZIONALI ALL'ISOLA TIBERINA-ISOLA DEI POETI

IL CINEMA E LA POESIA - “DIVI E DIVINE”
A CURA DI ROBERTO PIPERNO E FRANCESCA FARINA

ISOLA DEL CINEMA – ISOLA TIBERINA - ROMA
LUNGOTEVERE DEI PIERLEONI, ORE 19.00-21.00
(PUNTA DELL'ISOLA VERSO PONTE GARIBALDI)

GIOVEDÌ 24 GIUGNO 2010
CONY RAY*, MICHELE FIANCO*, MASSIMO GIANNOTTA*,
REGINA FRANCESCHINI*
ESPOSIZIONE DELL’OPERA DI PATRIZIA MOLINARI
“PER NOI UOMINI D’EUROPA”, CON UN TESTO DI GEZIM HAJDARI*
PIERA MATTEI, GIUSEPPE SPINILLO, RICCARDO DURANTI,
PAOLO PROCACCINO, RIKA SIBHATU

MARTEDÌ 29 GIUGNO 2010
X LEOPARDI’S DAY- MARATONA DI POESIA
NELL’ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIACOMO LEOPARDI
I POETI DELLA MARATONA DEI POETI
LEGGERANNO I LORO TESTI IN OMAGGIO A LEOPARDI.

GIOVEDÌ 1 LUGLIO 2010
DANTE MAFFIA*, ANGELO FAVARO*, LAURA VENTURINI*,
GABRIELLA DI TRANI, DONATELLA MEI, FARAÒN METEOSÈS,
STEFANO D’ALBANO, PILAR CASTEL

GIOVEDÌ 8 LUGLIO 2010
PATRIZIA LANZALACO*, ACHILLE SERRAO*,
FERDINANDO TRICARICO*
LIDIA GARGIULO, DOMENICO SACCO, IOLANDA LA CARRUBBA,
ROSANGELA ZOPPI, THEREZINHA DE SIQUEIRA

SUONI E PAROLE DELL’ARCIPELAGO NOTTURNO*. UN PERCORSO DI SUGGESTIONI E RISONANZE NELLA MUSICA E NELLA POESIA DI GIACINTO SCELSI, A CURA
DELLA FONDAZIONE ISABELLA SCELSI
PARTECIPANO FILIPPO BETTINI, FAUSTO RAZZI,
JACQUELINE RISSET, NICOLA SANI

GIOVEDÌ 15 LUGLIO 2010
ANTONIO AMENDOLA*,CLORIS BROSCA*, ALBERTO GIANQUINTO *,
EMANUELE SGRILLETTI*
FRANCESCO DALESSANDRO, ALIDA CASTAGNA, PAOLO BORZI,
LEONARDO DUCCIO MORTERA, TATIANA CIOBANU

*POETI DEL FESTIVAL “MEDITERRANEA 2010”,
A CURA DI FILIPPO BETTINI
PER LA RASSEGNA “ROMA PATRIA COMUNE”




FESTIVAL MEDITERRANEA 2010
A CURA DI FILIPPO BETTINI


VENERDÌ 16 LUGLIO 2010

MEETING INTERNAZIONALE DI POESIA MEDITERRANEA
CON LA PARTECIPAZIONE DI LATIF AL SAADI(IRAQ), MIHAI MIRCEA BUTCOVAN (ROMANIA), GEZIM HAJDARI (ALBANIA), CLARA JANÉS (SPAGNA), NDJOCK NGANA (CAMERUN), ANTONIO OSÒRIO (PORTOGALLO), JACQUELINE RISSET (FRANCIA),
SHAHRNUSH PARSIPUR (IRAN), MARCIA THEOPHILO (BRASILE) E DEI POETI ITALIANI ANDREA DI CONSOLI E DANIELA RIPETTI PACCHINI.
I VERSI SARANNO DECLAMATI IN LINGUA ORIGINALE ( DA PARTE DELLO STESSO AUTORE) ED IN TRADUZIONE, GRAZIE ALL’INTERPRETAZIONE DI NOTI ATTORI/ATTRICI

sabato 5 giugno 2010

DA "CORPOREA", LA POESIA-MANIFESTO DEL CLUB "RED HAT SOCIETY"

“Avvertimento” di Jenny Joseph.

"Quando sarò vecchia mi vestirò di viola
con un cappello rosso che non si abbina e non mi dona.
Sperpererò la pensione in brandy, guanti estivi
e sandali in satin, dicendo che non me ne restano per comprare il burro.
Mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca
sgraffignerò campioncini nei negozi e suonerò i campanelli
farò rotolare il mio bastone sulle ringhiere dei palazzi
mi truccherò per riscattare la sobrietà degli anni verdi.
Uscirò in ciabatte nella pioggia
raccoglierò fiori nei giardini altrui
e imparerò a sputare.

Si potrà indossare orribili camicie e ingrassare
mangiare tre chili di salsicce in una volta
o solo pane e sottaceti per una settimana
ammassare penne, matite, sottobicchieri e cianfrusaglie nelle scatole.

Purtroppo ora ci tocca vestirci per mantenerci asciutte
e pagare l’affitto e non bestemmiare per strada
e dare il buon esempio per i figli.
Avere amici a cena e leggere i giornali.

Ma non posso impratichirmi già un po’ ora?
Così chi mi conosce non rimarrà scioccato
quando improvvisamente invecchierò, e vestirò di viola".

(traduzione di Loredana Magazzeni)

giovedì 3 giugno 2010

"CORPOREA. IL CORPO NELLA POESIA FEMMINILE CONTEMPORANEA IN LINGUA INGLESE"

“CORPOREA. IL CORPO NELLA POESIA FEMMINILE CONTEMPORANEA IN LINGUA INGLESE”, EDIZIONI LE VOCI DELLA LUNA POESIA, SASSO MARCONI (BO), 2009.
Volume a cura di Loredana Magazzeni, Fiorenza Mormile, Brenda Porster, Anna Maria Robustelli.

In questi spaventosi anni di regressione culturale e disimpegno generale, dove è ancora più negato alle donne lo spazio che tanto faticosamente, talvolta a prezzo del loro stesso sangue, avevano conquistato (basti ricordare a Roma, Giorgiana Masi, tra le tante, le migliaia di donne, i milioni nel mondo, durante gli anni Settanta e Ottanta della ipotizzata e poi tradita Rivoluzione), tanto più meritevole l’opera delle curatrici di questo volume, che hanno antologizzato le voci più incisive delle maggiori poete inglesi e americane. La dimenticanza che, come marchio feroce e inesorabile, sembra essersi impressa sulla carne della nostra crudele epoca, viene di colpo cancellata dalla celebrazione di questo canto nascosto, noto soltanto alle donne più acculturate, alle lettrici instancabili le quali, come le curatrici e traduttrici dell’antologia, hanno tenuto viva la luce, nel buio dell’incultura che ci sommerge e ci rende quasi ciechi.
Il volume si compone di sette sezioni, ognuna intitolata a un tema fondamentale della vita delle donne: “Metafore e miti rivisitati”, “Immagini del sé: amore e disamore”, “Desiderio”, “Nascite e dintorni”, “Invecchiamento e malattia”, “Violenza e separazioni”, “Lo sguardo critico: puntualizzazioni, risentimenti, manifesti”, per un totale di sessanta poesie, con testo inglese a fronte. Si tratta di un vero e proprio manifesto poetico contro la cancellazione del corpo, oggi più che mai negato, violato, annullato: ogni giorno, sappiamo dalla cronaca nera, una donna viene assassinata dalla persona a lei più prossima, un marito, un compagno, un fidanzato, un amante, un padre, un fratello.
Si va allora , nella prima sezione, dalla poesia “Pensieri alla Ruskin” di Elma Mitchell, in cui la donna è vista come infinitamente lontana dallo stereotipo maschile, dove era fatta di “gigli e rose”, a quella in cui si rivela impastata di desiderio e non di tenere fragranze alla fresia, come in “Calendule” di Vicky Feaver (singolare che il nome “Calendula” in inglese sia “Marigold”, cioè lo stesso di una nota marca di guanti di gomma per le faccende di casa…), a quella in cui celebra ciò che per secoli è stato oggetto della massima vergogna e riprovazione, le mestruazioni, nelle poesie di Lucille Clifton e di Sharon Olds; qui avviene la celebrazione dei fluidi del corpo femminile per millenni nascosti alle/dalle stesse donne, tabù innominabile. O ancora: si esalta la Grande Madre Eva, “la prima scienziata”, morta per sete di conoscenza, ovvero, dissacrando la nota fiaba, la piccola Cenerentola dalle due madri ambivalenti. Quindi, nella seconda sezione, troviamo le poesie che glorificano le parti più intime ed indicibili del corpo femminile, cancellate perfino dalle parole delle donne e tanto più dagli scritti degli uomini, ovvero relegate nei siti pornografici, nei boudoirs, nelle latrine,negli scantinati, negli angiporti, nei casini; ovvero, quelle che lo negano, come in “Anoressia” di Alice Jones, la quale non è altro che la risposta crudele (“Io mi annullo fino a scomparire, morire”) alla domanda crudele del mondo: “Donna, perché esisti?”; o in “Bulimia” di Denise Duhamel, che al contrario denuncia il tentativo da parte della donna “affamata di tutto” “digiuna del mondo” di ingurgitare ciò di cui sente mostruosamente la mancanza.
Si passa poi alla sezione intitolata “Desiderio”, dove si sottolinea come il desiderio femminile sia relegato nel retrobottega del pensiero, del corpo, delle parole non dette, delle parole non scritte, per auto-censura, proibizione, reticenza, vergogna. Il corpo del maschio diventa nelle poesie distanza assoluta o complementarità totale con quello della femmina, quando il sesso e le sue pulsioni si fanno verbo e se ne canta l’orgoglio anche quando si tratta di sessi identici, nell’amore, sempre negato o faticosamente conquistato, di donna e donna, nelle poesie, tra le altre, di Dorianne Laux, Carol Anne Duffy, Adrienne Rich.
E ancora nella sezione “Nascite e dintorni” si canta l’avventura più estrema dell’intera esistenza, la nascita, di volta in volta magnificata, retorizzata e desublimata, abisso d’orrori ed estasi sublime; ovvero il rapporto più ineffabile che donna possa vivere, quello col proprio figlio, oppure con il non nato, la figlia mai avuta; così nella successiva sezione “Invecchiamento e malattia” lo sfacelo del corpo di donna, fatto per l’amore, denuncia la sua rimozione, “il seno in meno” nella poesia di Marlyn Hacker, o la “Mastectomia” in quella di Alicia Ostriker, che ha dedicato alla malattia diverse liriche. Si passa poi a “Violenza e separazioni”, dove gli stupri nelle loro forme più atroci rivivono nei versi quasi sanguinanti di Marge Piercy, Agneta Falk, Mary Dorcey e altre. Infine, la sezione “Lo sguardo critico: puntualizzazioni, risentimenti, manifesti”, dove l’audacia verbale delle poete si distende in canti inarrivabili, di grande impatto ironico, come nel “Sonetto della vagina” di Joan Larkin, o nel notissimo “Avvertimento” di Jenny Joseph, vera bandiera delle femministe di tutto il mondo, che ha dato luogo alla “Red Hat Society”, la quale conta migliaia di adepte ovunque, perfino in Cina, ma non in Italia, per chiudere con l’invito “Per donne forti” di Marge Piercy, valevole per tutte quelle donne che credono di non poter sollevare, con la forza delle loro braccia, l’intero universo, ma alle quali tuttavia è sempre richiesto.
Volume assolutamente da non perdere, non dovrebbe mancare in nessuna libreria di donna. E non solo.
(NOTA CRITICA DI FRANCESCA FARINA)