giovedì 29 novembre 2007

"4" da "Cognizioni di un'alba" di Giuliano Rinaldini

(sulla strada di una domenica, nell'alba,
il traffico è come una strana

fola cittadina)

dopo un murmure, un umile nulla.


Molti segni cavi di finestre,
spenti,
appena accolti negli occhi.

le forme sono mucchi bui
come foglie appoggiate
ai piedi di un albero, carte
tenute in un cassetto.

la notte ferma su un muro,
come un insetto..."

Da "Cognizioni di un'alba"
Opera Prima, Cierre Grafica, 2007

lunedì 26 novembre 2007

Artuseide di Vittorio Baccelli

Artuseide” di Vittorio Baccelli.
mandorle tostate, olive in salamoia,
orzata, marena da trastullarsi,
visciole in gelo, pasticcio a sorpresa,
pallottole di mandorle, gelatina di cotogne,

offelle di marzapane, oca domestica,
arrosto morto all’odore dell’aglio e del ramerino,
filettato tartufato, finocchi per contorno,
pane di fegato, lingua alla scarlatta,

cappone in vescica, ranocchi in umido,
arnioni saltati, storni in istufa,
cignale dolce-forte, donzelline aromatiche,
fritto di pesche, salsa del Papa,

beccaccia in salmì, bombe composte,
brodo per gli ammalati, budino gabinetto,
bue alla moda, castrato alla finanziera,
cieche alla pisana, cotolette d’arigusta,

crostini di beccaccia, donzelline ripiene d’acciughe aromatiche,
lingua alla scarlatta, strisce col sugo di folaga,
pasta siringa, pernici in salmì,
quattro quarti all’inglese, sedani per contorno.

venerdì 23 novembre 2007

Faraon Meteoses all'Odradek!

Faraon Meteoses, poeta fantasmagorico, narratore in versi ipertrofico, ma mai nebuloso o peggio banal-infruttuoso, presenta il suo libro "PSICOFANTAOSSESSIONI" alla Libreria ODRADEK (è un nome kafkiano, realmente, tratto da un racconto del grande Kafka, il CORVO praghese) , via dei Banchi Vecchi, 57, Roma, (parallela di Corso Vittorio, quasi all'altezza del Tevere) venerdì 30 novembre 2007, alle ore 18,00. Appuntamento da non mancare!!! Le performance di Faraon Meteoses, che sembra riemerso dalla marea del linguaggio piramidale o faraonico, degno del suo nome, sono ineguagliabili!

giovedì 22 novembre 2007

Paolo Borzi presenta il suo primo romanzo...

Sabato 24 novembre, alle ore 18,00, presso la Libreria Mondadori di via San Vincenzo (Fontana di Trevi), Paolo Borzi, fantastico, ecclettico, fantasmagorico poeta esperto di linguaggi smodati, di rime ipermetre e pretexe e pretestate, non protestate, non mai paludate, mai imbrigliate, anzi sbrigliate, devastate e devastanti, soprenderà tutti quanti intervenuti, non soltanto con gli iperbolici e bulimici saluti, ma con contesti qualificanti, non claudicanti, reboanti, rombanti e pimpanti, insomma un caleidoscopio di emozioni e attenzioni, variazioni di rime e stime, presentando il suo romanzo (parola troppo semplice per definire un testo pre-testo), sta a voi poi decidere! Io non vedo l'ora di vederlo, sfogliarlo, girarlo di sotto in su, leggerlo da cima a fondo, sarà uno spasso pazzo, un godurioso ghiotto boccone di parole, non certo un mattone! Ci vediamo tutti là, svoltando l'angolo a Piazza di Trevi, senza Bruno Zevi (ma chissà!), l'acqua della Fontana sarà mossa, ma non più rossa, forse verde di bile, scaricherà le pile, per l'invidia del debutto con l'arciliuto!!!

domenica 18 novembre 2007

Il FINITO, di Tomaso Binga

Sempre odiata mi fu quest'erta vallE
E quella rete, che da picciol pontE
Del primero orizzonte il guardo includE
Ma in piedi stando sine mirare i limitatI
Spalti al di qua di questa, e subumanI
Rumori, e altissimi fragorI
Io nel mio corpo sento: ove per troppO
La trippa s'impavida. Come interventO
Vado a dormir tra quelle rampe, io questO
Finito frastuono a colui che docE
Vo disgiungendo e non ricordo il finitO
E le vive stazioni e il passatO
E viro sull'afonia di lei. Così tra quellA
Esiguità si salva il corpo miO
E il sopravolar m'allappa in quell'amarO.

martedì 13 novembre 2007

"Ah, giorni di Rebibbia!"

"Ah, giorni di Rebibbia che io credevo
perduti in una luce di necessità
e che ora so così liberi!"

Così scriveva Pasolini dei suoi anni trascorsi a Rebibbia, nella sua casetta di via Tagliere, a due passi dal Carcere mandamentale omonimo, che c'era allora e c'è ancora, col suo carico triste di dolore....Noi dei Poeti della Maratona lo ricordiamo anche quest'anno con un reading presso la Casa del parco di Aguzzano (ingresso da via Schopenauer, traversa di viale Kant, Roma EST) mercoledì 14 novembre 2007, alle ore 17,00. Saranno presenti numerosi performers.
"That little tent of blu
which prisoners call the sky" (o.w.)



Tace l’effigie ignota di Polena
pallido volto offerto alla marina
spoglia in inverno

quasi meriterebbe una risata
la colonna del rito e del rimpianto
cupo epitaffio osceno

quanto lontano sei carcere antico
Rebibia Reading senza cielo amico.

Angela M. per P.P.P.

domenica 4 novembre 2007

----------------------------------------------------------------------------------

Miraggi
A stremare il tarlo che cerca di tornare
fra passi e ricordi
unico e vano il silenzio delle ombre.
Richiama alla memoria una continua incertezza,
la sillaba di consolazione,
come il lamento che vorrebbe gonfiare i sogni.
Forse il tremore che riempiva i tuoi capelli
non ha più senso in quegli attimi che riportano
antiche ferite, sconnesse, beffarde,
pronte a devastare le misure del canto.
Hai ancora fra le mani il tempo lacerato,
il mistero che scoppia, a mordere altri giorni
con la rabbia che crepita sulle nostre vicende.
Torno ai miraggi per chiedere ostinato
uno spazio dove franare con l'amarezza di un sorriso.
Antonio Spagnuolo

--------------------------------------------------------------------------------

Antonio Spagnuolo è nato a Napoli nel 1931. Presente in numerose mostre di poesia visiva, in antologie ed in saggi di letteratura contemporanea, collabora a riviste di varia cultura.
Molti i suoi volumi di poesia, quasi tutti premiati. Ricordiamo fra gli altri: "Graffito controluce"(1980), con prefazione di Giovanni Raboni, "Fogli dal calendario" (1984), con prefazione di G.B. Nazzaro, "Candida" (1985) con prefazione di Mario Pomilio, "Dietro il restauro" (1993), "Rapinando alfabeti" (2001) con prefazione di Plinio Perilli, "Fugacità del tempo" (2007) - Asor Rosa lo ospita nel suo "Dizionario della letteratura italiana del novecento" (Einaudi).
Attualmente dirige in internet la rassegna "poetry wave" nel sito http://www.vicoacitillo.net e la collana di poesia e saggistica "Le parole della Sybilla" per l'editore Kairòs.

giovedì 1 novembre 2007

"Angel", film appena visto al "Quattro fontane"

"Angel" è la storia, ambientata tra Ottocento e inizi del Novecento in Inghilterra, di una ragazzina piuttosto vivace, arrogante e presuntuosa, che sogna di fare la scrittrice contro tutto e contro tutti e ci riesce benissimo, tanto da diventare una specie di diva dell'epoca, osannata dai lettori, amata da un bellissimo pittore incompreso, sempre inquieta e alla ricerca dell'assoluto...Finché, alla morte del marito, non impazzirà, morendo sola, con l'unica compagnia della cognata, che l'ha adorata in silenzio per tutta la vita...Insomma, un bel polpettone, una specie di romanzo popolare tradotto in film, con immagini-sequenze come quadri (favolosa la scena di Angel, ripresa di spalle, che lascia il party affollatissimo di fans, per rincorrere il suo amore dannato, con indosso un magnifico abito rosso-porpora: sembra un pavone in fuga, con un piumaggio di tramonto...). Inutile dirvi (pur rispettandoli) i nomi di attori, attrici e regista: sconosciuti ai più, dato anche il velocissimo turn-over degli stessi nel panorama cinematografico mondiale, per cui sorgono e tramontano in un lampo...