Intorno alla poesia–
La poesia è come un masso lasciato cadere da un dirupo, ma è anche un
piccolo sassolino scagliato nelle acque del mare.–
la poesia è un viaggio negli orizzonti del mondo, ma anche un calarsi
nella propria solitudine, torbida e limpida, inquieta:
in ogni caso dev’essere resistenza, eredità del proprio tempo, oltre la propria biografia.–
la poesia è rischio continuo, continua “messa in discussione” della
propria esistenza.– la parola trafitta è parola poetica; la parola nascosta è parola e basta.
– se si potesse scrivere una poesia con le pietre sarebbe una poesia
pietrificata, ma meraviglioso sarebbe poterla scrivere sull’acqua.–
in passato era poesia; oggi è passatempo.–
le parole che non sono folli, sono parole stupide, bloccate dalla
congiuntura del tempo: fanno un giro intorno a se stesse e poi scompaiono.
domenica 7 ottobre 2007
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2 commenti:
Giorgio MOIO, oltre ad essere poeta, ha anche un suo sito: www.edizioniriccardi.com, molto interessante. Iscrivetevi.
Carissimi Amiche e Amici del blog vi posto una "mia" con un po' di materia attaccaticcia!
Salutoni a tutti Omero Vecchi
"Bostik"
Possessività appiccicaticcia: mucosa-medusa giallognola
Bava gelatinosa della mia gelosia: cola dal labbro un rigagnolo d'ira
Vendetta coagulata che non cicatrizza
Gli occhi allo specchio iniettati di sangue e di mastice
Nelle orbite amorfi capri espiatori
Sospetto infondato d'infedeltà di slealtà reciproca adesiva
Mani mutate in pinne di pesce affogate in un torbido lago di colla
Amalgama dei miei affetti gommosi legati ai liquami esteriori
Il silicone incastra il robusto infisso d'idee che vacillano: - Bostik!
Eterna unione fino alla morte
Onore del vero… del maschio: - Sguisch!... ne sono invischiato.
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