"Forse il vino ci mette come l'amore
nella incondizionata dimenticanza
di noi: il peccato e la grazia delle origini
ci abbandonano a un tuffo clamoroso di sangue
dove intento e destino come fratelli
si guardano negli occhi e internamente
si appiattisce la nera
catena delle conseguenze
e nel buio occipitale
ruota la luminosa
scalea della durata."
Poesia di Maria Grazia Calandrone.
lunedì 22 ottobre 2007
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