Ci siamo!!! Anche quest'anno la nostra serata di poesia "PER PASOLINI" sta partendo! Il 14 novembre, mercoledì, ore 17,00, si terrà una Maratona di Poesia per Pasolini, con molti poeti che leggeranno i propri testi in omaggio al Poeta, presso la Casa del Parco di Aguzzano, a via Schopenauer, vicino alla casa in cui Pasolini abitò dal 1953 al 1955, accanto al Carcere di Rebibbia, situazione assai triste, allora, per lui, che doveva raggiungere il suo posto di lavoro, come insegnante presso la Scuola Media di Ciampino, cambiando tre mezzi di trasporto. Bellissimi i versi che ricordano quei momenti:
"Ah, giorni di Rebibbia, che io credevo
perduti in una luce di necessità
e che ora so così liberi!"
Iscrivetevi per tempo alla serata mandando una mail a rosafrancefarina@fastwebnet.it.
mercoledì 31 ottobre 2007
giovedì 25 ottobre 2007
Evviva!!! Siamo su Google!!!
A tutti gli amici poeti:basta digitare su Google "poeticontemporanei" per far comparire il nostro blog con alcuni testi dei poeti in esso presenti. Provare per credere!
mercoledì 24 ottobre 2007
lunedì 22 ottobre 2007
IL COMUNE DI MONTE S. GIOVANNI e le Associazioni Culturali
“FORTINI” e “LAVATOIO CONTUMACIALE”
Presentano
a cura di Tomaso Binga
Martedì 23 ottobre 2007 ore 18
LA DEFINIZIONE DEL CAOS
Mostra Libri d’Artista di Mario Velocci presentazione di Mario Lunetta
ore 19 Presentazione
“Antologia della Poesia femminile italiana”,
Edizioni Tracce, Pescara , 2007
a cura di Nicoletta Di Gregorio e Anna Maria Giancarli
Relatore Plinio Perilli (?)
Letture di alcuni poeti dell’antologia:
Pina Allegrini, Annelisa Alleva, Gladys Basagoitia Dazza, Franca Battista, Maria Angela Bedini, Mariella Bettarini, Tomaso Binga, Brunella Bruschi, Maria Grazia Calandrone, Anna Casalino, Nadia Cavalera, Elena Clementelli, Diana Conti, Nicoletta Di Gregorio, Alba Donati, Anna Maria Farabbi, Biancamaria Frabotta, Giancarla Frare, Anna Maria Giancarli, Claudia Jandolo, Maria Jatosti, Rosaria Lo Russo, Stefania Lubrani, Dania Lupi, Loredana Magazzeni,Wanda Marasco, Nina Maroccolo, Alda Merini, Stevka Šmitran, Maria Luisa Spaziani, Maria Luisa Spinogatti, Fausta Squatriti, MárciaTheóphilo, Isabella Tommasi, Anna Ventura.
e del gruppo “Maratona di poeti” a cura di Francesca Farina
Servizio fotografico di Vincenza Salvatore
Piazza Perin del Vaga, 4 - 00196 - Roma
Tel. 06 3630 1333 cell. 334 3708222
mail: tomasobinga@libero.it www.lavatoiocontumaciale.it
“FORTINI” e “LAVATOIO CONTUMACIALE”
Presentano
a cura di Tomaso Binga
Martedì 23 ottobre 2007 ore 18
LA DEFINIZIONE DEL CAOS
Mostra Libri d’Artista di Mario Velocci presentazione di Mario Lunetta
ore 19 Presentazione
“Antologia della Poesia femminile italiana”,
Edizioni Tracce, Pescara , 2007
a cura di Nicoletta Di Gregorio e Anna Maria Giancarli
Relatore Plinio Perilli (?)
Letture di alcuni poeti dell’antologia:
Pina Allegrini, Annelisa Alleva, Gladys Basagoitia Dazza, Franca Battista, Maria Angela Bedini, Mariella Bettarini, Tomaso Binga, Brunella Bruschi, Maria Grazia Calandrone, Anna Casalino, Nadia Cavalera, Elena Clementelli, Diana Conti, Nicoletta Di Gregorio, Alba Donati, Anna Maria Farabbi, Biancamaria Frabotta, Giancarla Frare, Anna Maria Giancarli, Claudia Jandolo, Maria Jatosti, Rosaria Lo Russo, Stefania Lubrani, Dania Lupi, Loredana Magazzeni,Wanda Marasco, Nina Maroccolo, Alda Merini, Stevka Šmitran, Maria Luisa Spaziani, Maria Luisa Spinogatti, Fausta Squatriti, MárciaTheóphilo, Isabella Tommasi, Anna Ventura.
e del gruppo “Maratona di poeti” a cura di Francesca Farina
Servizio fotografico di Vincenza Salvatore
Piazza Perin del Vaga, 4 - 00196 - Roma
Tel. 06 3630 1333 cell. 334 3708222
mail: tomasobinga@libero.it www.lavatoiocontumaciale.it
"Oh, sorgi, dunque, sorgi..." di Francesca Farina
"Oh, sorgi, dunque, sorgi,
anfora perenne e sempre infranta,
occhi di terra e giglio e materia
d'Universo e d'acqua!
Precipiti un giorno non deciso, non voluto,
ma sempre pensato da sempre, precipiti
tremando dall'alto e ti abbatti,
anfora, e i pezzi spargi sul pavimento celeste,
negli anfratti dove alle tue guance
radici e unghioli di topi grattano
scostanti. Ma prima ti forgiarono
le nubi, ti plasmò una mano eterna,
ti scrutò e dipinse col pennello degli anni
un'anima inquieta, sola,
e ti riempì di sogni. Poi qualcuno
indeterminato e instancabile
versò il miele della vita, sovente invano,
nel tuo ventre aperto,
perché ne generasse altra vita,
ma con quanto diniego!
Sorgi, innalzati con sdegno,
cresci in pianto, senza senso,
svolgiti, nastro ineguagliabile,
al fiocco dell'anima affida la tua sorte,
sii stella, arma e tutto,
lava e fuoco, morchia e seta,
uncino e onda,
creatura!"
Poesia di Francesca Farina, tratta dalla raccolta "Metamorphoseon" (2007), a cura delle Edizioni DBCARD, dell'editore Giorgio Cortellessa.
anfora perenne e sempre infranta,
occhi di terra e giglio e materia
d'Universo e d'acqua!
Precipiti un giorno non deciso, non voluto,
ma sempre pensato da sempre, precipiti
tremando dall'alto e ti abbatti,
anfora, e i pezzi spargi sul pavimento celeste,
negli anfratti dove alle tue guance
radici e unghioli di topi grattano
scostanti. Ma prima ti forgiarono
le nubi, ti plasmò una mano eterna,
ti scrutò e dipinse col pennello degli anni
un'anima inquieta, sola,
e ti riempì di sogni. Poi qualcuno
indeterminato e instancabile
versò il miele della vita, sovente invano,
nel tuo ventre aperto,
perché ne generasse altra vita,
ma con quanto diniego!
Sorgi, innalzati con sdegno,
cresci in pianto, senza senso,
svolgiti, nastro ineguagliabile,
al fiocco dell'anima affida la tua sorte,
sii stella, arma e tutto,
lava e fuoco, morchia e seta,
uncino e onda,
creatura!"
Poesia di Francesca Farina, tratta dalla raccolta "Metamorphoseon" (2007), a cura delle Edizioni DBCARD, dell'editore Giorgio Cortellessa.
"Forse il vino..." di Maria Grazia Calandrone
"Forse il vino ci mette come l'amore
nella incondizionata dimenticanza
di noi: il peccato e la grazia delle origini
ci abbandonano a un tuffo clamoroso di sangue
dove intento e destino come fratelli
si guardano negli occhi e internamente
si appiattisce la nera
catena delle conseguenze
e nel buio occipitale
ruota la luminosa
scalea della durata."
Poesia di Maria Grazia Calandrone.
nella incondizionata dimenticanza
di noi: il peccato e la grazia delle origini
ci abbandonano a un tuffo clamoroso di sangue
dove intento e destino come fratelli
si guardano negli occhi e internamente
si appiattisce la nera
catena delle conseguenze
e nel buio occipitale
ruota la luminosa
scalea della durata."
Poesia di Maria Grazia Calandrone.
giovedì 18 ottobre 2007
"per pasolini"
Stiamo lavorando per voi! Ci sarà una SERATA PASOLINI dal titolo "AH, giorni di Rebibbia!" (da un verso di Pasolini stesso, che ha vissuto per alcuni anni a via Tagliere, presso il carcere di Rebibia, Roma EST), ai primi di novembre, subito dopo il Ponte dei Santi (o dei Morti), una lettura di poesie degli autori della Maratona dei Poeti in omaggio al grande artista poliedrico (scrittore, poeta, critico, regista, ecc.), alla quale siete tutti invitati a partecipare. Preparate i vostri testi sul tema!
domenica 7 ottobre 2007
"Intorno alla poesia" di Giorgio Moio
Intorno alla poesia–
La poesia è come un masso lasciato cadere da un dirupo, ma è anche un
piccolo sassolino scagliato nelle acque del mare.–
la poesia è un viaggio negli orizzonti del mondo, ma anche un calarsi
nella propria solitudine, torbida e limpida, inquieta:
in ogni caso dev’essere resistenza, eredità del proprio tempo, oltre la propria biografia.–
la poesia è rischio continuo, continua “messa in discussione” della
propria esistenza.– la parola trafitta è parola poetica; la parola nascosta è parola e basta.
– se si potesse scrivere una poesia con le pietre sarebbe una poesia
pietrificata, ma meraviglioso sarebbe poterla scrivere sull’acqua.–
in passato era poesia; oggi è passatempo.–
le parole che non sono folli, sono parole stupide, bloccate dalla
congiuntura del tempo: fanno un giro intorno a se stesse e poi scompaiono.
La poesia è come un masso lasciato cadere da un dirupo, ma è anche un
piccolo sassolino scagliato nelle acque del mare.–
la poesia è un viaggio negli orizzonti del mondo, ma anche un calarsi
nella propria solitudine, torbida e limpida, inquieta:
in ogni caso dev’essere resistenza, eredità del proprio tempo, oltre la propria biografia.–
la poesia è rischio continuo, continua “messa in discussione” della
propria esistenza.– la parola trafitta è parola poetica; la parola nascosta è parola e basta.
– se si potesse scrivere una poesia con le pietre sarebbe una poesia
pietrificata, ma meraviglioso sarebbe poterla scrivere sull’acqua.–
in passato era poesia; oggi è passatempo.–
le parole che non sono folli, sono parole stupide, bloccate dalla
congiuntura del tempo: fanno un giro intorno a se stesse e poi scompaiono.
sabato 6 ottobre 2007
"Sarmenti" di Anna Maria Ferramosca
Sarmenti
sulle viti, in duello con l’aria
uno strappo deciso li stacca - dente bambino -
deve ac-cadere prima che il legno s’addensi
E animelle-nipoti sulle biforcazioni, anch’esse
da allontanare, animule trafitte
Che bisbiglino la loro delusione, in terra
strato dopo strato, fino alla vigna nadir
all’altro orecchio del mondo
tutto sarà compreso
In questo braccio dell’Appia Antica Laerte
versa linfa nei rami, si avverte
lo scroscio sottile, i remi di Ulisse lontani
lontana l’angoscia
qui la tortora curva sul nido a ripetere
La casa è vicina alla cava di selce
perché sia graffito il presagio pietravignarinascita
sia compreso il tempo
compresi anche noi col nostro
tozzetto di paneolio, l’assaggio d’ebbrezza
la vita etilica nebbia
nel meriggio rossoacceso che accende
in petto un’onda larga
così trascurabile il prezzo della pace
Annamaria Ferramosca --- inedito depositato
sulle viti, in duello con l’aria
uno strappo deciso li stacca - dente bambino -
deve ac-cadere prima che il legno s’addensi
E animelle-nipoti sulle biforcazioni, anch’esse
da allontanare, animule trafitte
Che bisbiglino la loro delusione, in terra
strato dopo strato, fino alla vigna nadir
all’altro orecchio del mondo
tutto sarà compreso
In questo braccio dell’Appia Antica Laerte
versa linfa nei rami, si avverte
lo scroscio sottile, i remi di Ulisse lontani
lontana l’angoscia
qui la tortora curva sul nido a ripetere
La casa è vicina alla cava di selce
perché sia graffito il presagio pietravignarinascita
sia compreso il tempo
compresi anche noi col nostro
tozzetto di paneolio, l’assaggio d’ebbrezza
la vita etilica nebbia
nel meriggio rossoacceso che accende
in petto un’onda larga
così trascurabile il prezzo della pace
Annamaria Ferramosca --- inedito depositato
giovedì 4 ottobre 2007
Per Pasolini
Si stanno preparando ben due serate poetiche in omaggio a Pasolini, una ai primi di novembre, l'altra a metà circa. Preparate i vostri testi.
mercoledì 3 ottobre 2007
Posta un commento su: POETI CONTEMPORANEI
""Senza titolo" di Maria Grazia Calandrone"
2 commenti -
WritePostCollapsor();
Mostra post originale
WriteCommentsCollapsor();
Comprimi i commenti
Antonio Spagnuolo Quando per l’ultima volta gli occhi tuoi mi avvolsero/in una nube di colori,/ ed il tuo corpo sinuoso ebbe il sussulto timido/così come fanciulla,/le streghe sfrenate vennero a rinchiudermi/in una lacrima di sconforto./Fu il gioco disperato della vita che sfugge,/il sole amareggiato, il desiderio irrefrenabile/che trascina a fatica un’ impossibile insania./Fu misterioso anche il malumore/che trasudava dai tuoi anni maldestri/carezze guancia a guancia sperperate./Logorato dai sogni ho riempito la febbre/con coriandoli rossi, e le mie orecchie/hanno ascoltato l’inganno della solitudine./Avrei voluto ritrovare i miei anni virili,/quelli che la bizzarria pettinava nelle stanze del sogno,/ma senza più parole ho chiuso ogni poesia.Antonio Spagnuolo
23 settembre 2007 9.36
Ahi, quanti!dolci e giocosi e vagabondi ragazzifanno tempesta nelle acque vivedel mio cuore e mietono da barbarire della luce la messe delle tavole imbaditedella capitaleche protende il suo oro medioevale tra cedri e ulivi.
postato da Francesca Farina alle 3.28 il 4-set-2007
Lascia il tuo commento
""Senza titolo" di Maria Grazia Calandrone"
2 commenti -
WritePostCollapsor();
Mostra post originale
WriteCommentsCollapsor();
Comprimi i commenti
Antonio Spagnuolo Quando per l’ultima volta gli occhi tuoi mi avvolsero/in una nube di colori,/ ed il tuo corpo sinuoso ebbe il sussulto timido/così come fanciulla,/le streghe sfrenate vennero a rinchiudermi/in una lacrima di sconforto./Fu il gioco disperato della vita che sfugge,/il sole amareggiato, il desiderio irrefrenabile/che trascina a fatica un’ impossibile insania./Fu misterioso anche il malumore/che trasudava dai tuoi anni maldestri/carezze guancia a guancia sperperate./Logorato dai sogni ho riempito la febbre/con coriandoli rossi, e le mie orecchie/hanno ascoltato l’inganno della solitudine./Avrei voluto ritrovare i miei anni virili,/quelli che la bizzarria pettinava nelle stanze del sogno,/ma senza più parole ho chiuso ogni poesia.Antonio Spagnuolo
23 settembre 2007 9.36
Ahi, quanti!dolci e giocosi e vagabondi ragazzifanno tempesta nelle acque vivedel mio cuore e mietono da barbarire della luce la messe delle tavole imbaditedella capitaleche protende il suo oro medioevale tra cedri e ulivi.
postato da Francesca Farina alle 3.28 il 4-set-2007
Lascia il tuo commento
Il mio nuovo libro "Metamorphoseon" ("Delle Metamorfosi")
E' appena uscito il mio nuovo libro di poesie che si compone di diverse parti, tra la sezione iniziale nel segno di Orfeo e di Rilke, ai sonetti "In morte del fratello", a quelli amorosi "Sulle ali dell'Angelo", alle poesie sul tema della Natura, agli autoritratti poetici sul filo delle trasformazioni. Richiedetelo all'Editore Giorgio Cortellessa, viale Ippocrate, 156, Roma, tel. 06/45.43.98.65. Tra qualche giorno lo troverete anche in libreria.
Un commento di Angela Margaritelli al mio sonetto-autoritratto.
"Mi colpisce il bagliore di >
questo profilo di femminilità in eco di cadenza barbara. Ogni linea un
>passo, ogni passo un accento. Davvero forte, musicale e reale'."
questo profilo di femminilità in eco di cadenza barbara. Ogni linea un
>passo, ogni passo un accento. Davvero forte, musicale e reale'."
lunedì 1 ottobre 2007
Una poesia di Simona Verrusio
I sassi parlano – OMOLOGIA
Ho scollinato.
Gli anni depositati
Sul mio corpo son tanti,
ora,
che mi accorgo
di aver studiato geologia
perché avrei voluto far psicologia.
Capire
dall’emergenze esterne
il profondo
da tracce esteriori
gli avvenimenti interiori
carpire
con un carotaggio
stati, stadi, strati e stratificazioni
e caro, t’aggio
portato fuori
la nera terra, alla luce.
Volevo penetrare
quella scorza dura
che m’impaura,
intuire il divenire,
ciò che ha modificato il percorso,
dagli affioramenti:
colline
e speroni aguzzi, incluse conchiglie e piccole ambre
vulcani, accesi o spenti
il lento ribollire
della minestra cosmica,
che erutta e sbotta,
e così non la riuscivo ad insegnare
la geologia
i sassi parlano,
ora lo so,
e psicologo
in un’altra vita
diventerò.
Simona Verrusio
Ho scollinato.
Gli anni depositati
Sul mio corpo son tanti,
ora,
che mi accorgo
di aver studiato geologia
perché avrei voluto far psicologia.
Capire
dall’emergenze esterne
il profondo
da tracce esteriori
gli avvenimenti interiori
carpire
con un carotaggio
stati, stadi, strati e stratificazioni
e caro, t’aggio
portato fuori
la nera terra, alla luce.
Volevo penetrare
quella scorza dura
che m’impaura,
intuire il divenire,
ciò che ha modificato il percorso,
dagli affioramenti:
colline
e speroni aguzzi, incluse conchiglie e piccole ambre
vulcani, accesi o spenti
il lento ribollire
della minestra cosmica,
che erutta e sbotta,
e così non la riuscivo ad insegnare
la geologia
i sassi parlano,
ora lo so,
e psicologo
in un’altra vita
diventerò.
Simona Verrusio
In arrivo i consigli di Ivan Paduano, mago del computer
Cari amici, qualcuno ha lamentato la difficoltà di accedere al blog, cioè di intervenire con un commento. Ivan Paduano, il bravissimo mago del computer che mi ha creato il blog, darà presto indicazioni semplici su come accedere a questa parte del blog. Pazientate! Intanto mandate alla mia mail i vostri testi e li pubblicherò io stessa. (rosafrancefarina@fastwebnet.it)
Iscriviti a:
Post (Atom)